martedì 19 novembre 2013

Il film di animazione "El Empleo" rappresenta la "disumanizzazione"

Partiamo col dire che questo video ha vinto il “Premio del Pubblico al Festival di Berlino“, raggiungendo un totale di 102 premi e diventando la storia breve argentina più premiata.
Il titolo “El Empleo“, cioè “l’impiegato” è significativo di quello che il video rappresenta.  E’, in forma di cartone animato, la “piramidalità” se così si può definire della società moderna, dove ogni uomo è al servizio di quello che gli sta subito sopra.
Ogni persona vive per servire qualcuno, anche colui che crediamo un super uomo perché tutti sono al suo servizio, alla fine altro non è che lo zerbino di qualcuno sopra di lui.
L’uomo macchina, o meglio, l’umanità macchina. Il nostro mondo sta perdendo questa umanità. Ogni uomo è occupato a servire qualcuno, nonostante la vita insegni che siamo tutti uguali, dovremmo essere tutti allo stesso livello, nessuno dovrebbe essere lo zerbino di un altro.






E’ triste questo video, straziante come nonostante l’uomo che ha tantissimi al suo servizio, apparentemente abbia tutto, sia sempre triste, mai sorride, mai è felice… eppure tutti sono li per lui… già la verità è che anche lui a sua volta è parte della macchina più complessa che forma questa piramide nella quale l’umanità si è perduta.
Chissà se chi sta in cima avrà un sorriso almeno lui o se anche lui dovrà rendere conto a qualcuno a sua volta… Per essere felici bisogna smettere di usare le persone, bisogna smettere di servirsi degli altri per raggiungere scopi che alla fine non ci rendono migliori o più felici… Le relazioni, le amicizie gli amori, l’altruismo e l’umanità ci rendono felici e ci differenziano dalle macchine.
Diversamente non siamo niente, se non ingranaggi di una macchina che non funziona neppure troppo bene.


di Rossana Corti